Ieri è finita la 13esima stagione di E.R. Medici in prima linea. Seguono spoiler.
Mamma che tristezza l'ultima delle due puntate (la prima invece era stata abbastanza allegra... per quanto ci si possa aspettare dal telefilm), ufff.... che pesantezza :-(
Devo dire che questa serie mi è piaciuta molto, ho trovato che in molte puntate si sono posti degli interrogativi morali interessanti. E mi è piaciuta l'introduzione del nuovo capo del pronto soccorso (tranne per l'ultima battuta da lui pronunciata su Abby, che mi ha fatto pensare che non avevo capito per niente il suo carattere) con la sua idea che si possa fare di più... Siamo stati abituati a vedere i medici lamentarsi delle condizioni in cui lavorano e che non gli permettavano "di fare di più" e invece questa improvvisa scossa del nuovo caporeparto pone un altro problema morale: "stiamo davvero facendo del nostro meglio?".
Devo confessare che non ho mai seguito E.R. con costanza, ma questa serie si, e mi è piaciuta.
Ma povero Rey, però...... :-(
2 commenti:
Hai pienamente ragione sul finale.Ma è d'obbligo la drammaticità, le storie lasciate in sospeso in punti critici...Risvolti che alla prima puntata della prossima serie saranno già stati assimilati dai protagonisti; ma intanto, una come me che segue ER dalla prima serie, di tanto in tanto si ritrova a pensare alle ultime scene, specialmente quest'anno con la triste fine che ha fatto Ray e la sorte sconosciuta della povera Neela calpestata dalla folla. E soprattutto penso alla totale assenza del dott. Carter,il mio preferito, e spero di rivederlo, magari nell'ultima serie, insieme a qualche altra vecchia gloria.
Carter era anche il mio preferito.
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