17.1.08

Harry Potter: la fine di un'era

Naturalmente, contiene anticipazioni sull'intera saga.

Ebbene, anche in Italia è arrivato l'ultimo libro della saga e anche per me è finita... Pensavo di ritrovarmi irrimediabilmente triste al pensiero che non ci sarebbero state più altre nuove avventure in quel mondo meraviglioso descritto dalla Rowling; eppure mi scopro molto tranquillo, chissà perchè... Forse per quella fine Diciannove anni dopo, o forse perchè il finale mi ha un po' deluso o ancora per aver letto le ultime 200 pagine tutte insieme in una lunga notte terminata alle 4:30 (non sono abituato a leggere così tanto di seguito), chissà...

Come al solito il commento sull'ultimo libro è su aNobii, mentre più avanti qualche riflessione generale.



I giudizi sul settimo libro sono molto discordanti: a chi è piaciuto molto ritenendolo il migliore della serie e a chi non è piaciuto. L'ho già detto su aNobii, ma preferisco ripetermi: se è vero che per alcune ragioni non posso dire che sia un libro perfettamente riuscito, si tratta pur sempre di Harry Potter, un bel libro e scritto al solito affascinante modo dalla Rowling. E' di questo, più che altro, che mi va di parlare. Ciò che Harry Potter è stato.
Il mio primo incontro col personaggio è avvenuto con il film La pietra filosofale a cui è seguito il secondo film. Questo non mi era piaciuto molto, ma decisi di leggere il libro, anche come libro, in effetti, non si tratta certo del capitolo migliore, La camera dei segreti e L'ordine della fenice sono per me i peggiori. Questo però non mi fermò. Lessi, prima del rispettivo lungometraggio, Il prigioniero di Azkaban e ne rimasi estasiato. Quel mondo che avevo intravisto nel secondo libro qui tornava con più forza e fascino. Parlando con un'affezionata della saga, mi resi conto di quanto fosse stato spiacevole conoscere Harry Potter prima attraverso i film. Questi naturalmente avevano influenzato la lettura dei libri e anche solo con le immagini dei volti degli attori, avevano modificato la mia fantasia (devo dire che la mia memoria fotografica è pari a zero e così anche la mia capacità di immaginare gli esseri umani: sono dunque molto influenzato dal vedere un film tratto da un libro). Quanto mi sarebbe piaciuto conoscere i libri prima dei rispettivi film... :-( I primi, per inciso, nettamente superiori al loro adattamento cinematografico.
Ciò che da sempre ho amato di Harry Potter è stato il calore della narrazione. L'autrice ha saputo costruire un mondo pieno di vita, intenso e convincente nella sua straordinarietà. Il suo modo di scrivere ha saputo impreziosire questo mondo di dettagli e linee di contorno nitide e affascinanti: i modi di dire e le imprecazioni modificati rispetto ai nostri, gli animali magici, gli oggetti fantastici, il collage di mezzi differenti come libri, giornali e lettere, i sentimenti veri e non banalizzati. Quando entro in quel mondo, quando leggo Harry Potter, lo sento dentro al cuore, sento un calore diverso, sento un po' di stare a casa, sento il calore di coperte magiche e amici che mi abbracciano raccontandomi delle storie alla luce debole di un fuoco.

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